Liliana Segre sporge denuncia, odio sul web: cosa è successo

Liliana Segre ha ricevuto una serie di insulti, minacce e odio sul web, è per questo che ha deciso di presentare denuncia, la donna è esausta e spaventata chiede giustizia e pace.

Segre denuncia
Liliana Segre (Facebook)

La Senatrice Liliana Segre ha ricevuto una serie di minacce e intimidazioni via web, è per questa ragione che martedì la donna si è presentata dai Carabinieri ai quali ha sporto 24 denunce. Come prove avrebbe portato vari messaggi diffamatori e antisemiti in cui veniva minacciata di morte.

I messaggi erano stati inviati attraverso i social e anche sulla mail personale. La maggior parte provengono da profili fake o da ignoti sarà compito degli investigatori infatti identificare i responsabili.

La maggior parte dei messaggi che sono stati inviati a Liliana Segre provengono da profili anonimi, tuttavia tra le varie minacce ne è apparsa una di un noto personaggio, Gabriele Rubini in arte chef Rubbio.

Messaggi di odio a Liliana Segre, lei sporge denuncia, spunta un nome noto tra i responsabili

Liliana Segre
Liliana Segre (Facebook)

L’uomo sarebbe un volto noto di alcuni programmi tv, è infatti stato conduttore tra il 2013 e il 2019 di varie trasmissioni dedicate al cibo di strada sui canali Discovery, in precedenza è anche stato un giocatore nella massima divisione del rugby con la maglia del Parma.

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Negli gli ultimi tempi Rubbio si è esposto dichiarandosi fortemente critico nei confronti di Israele, tre anni fa infatti è stato anche denunciato per istigazione all’odio razziale per via di un tweet in cui definiva abominevole lo Stato ebraico. Ad aprile inoltre aveva definito vergognoso il silenzio sistematico su quella che ritiene essere una “pulizia etnica contro i palestinesi”.

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Lo chef sembra non essere intimorito dalle denunce in quanto ha pubblicato un post in cui dichiara che a lui non sarebbe ancora arrivata nessuna denuncia e che lo avrebbe appreso dai giornali. Ho continuato poi a fare riferimenti a Israele alla resistenza palestinese e ha dunque continuato sulla sua linea di pensiero, mostrando alcun pentimento e nessun rispetto nei confronti della Senatrice.

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