Sigfrido Ranucci: bomba pronta ad esplodere, segreti d’ufficio in piazza. La denuncia è imminente

Non la manda a dire e sa di subire conseguenze, Sigfrido Ranucci non cambia opinione ed è pronto a imbattersi contro chi rema dalla parte avversaria.

Sigfrido Ranucci
Sigfrido Ranucci (foto sa instagram-glispioni.it)

Un nome importante che echeggia a anni sulla rete del canone: Sigfrido Ranucci è un giornalista, autore televisivo e conduttore televisivo italiano. a circa trent’anni lavora  come inviato e autore di programmi di informazione. Oggi è al sesto anno consecutivo alla guida di Report.

Ecco il curriculum di uno dei maggiori esponenti dei fatti di cronaca della rete nazionale. Il popolare conduttore si presenta forte e possente come la sua figura fisica. Non teme squilibri e garantisce l’assoluta verità.

A volte usa dei linguaggi che fanno spalancare occhi e orecchie e ci si chiede come faccia a sapere tanti retroscena. E’ proprio lui a dare la risposta sentendosi protetto dalla sua proverbiale capacità sotto gli occhi di tutti.

Sigfrido Ranucci: un nome una garanzia, agli atti le sue indagini ma il conto da pagare non si fa attendere

Sigfrido Ranucci
Sigfrido Ranucci (foto da instagram-glispioni.it)

L’erede di Milena Gabanelli, in onda e matriarca del filone di inchieste e approfondimenti, non è nuovo a frecciatine che manda in diretta dal suo programma su Rai 3. In ultimo dalla sua bocca uscì una sentenza da far rabbrividire anche il più contrario alle sue impossibili prese di posizioni:

“Se un avvocato ha come propri assistiti dei detenuti sottoposti al regime del carcere duro, per forza deve essere un loro «complice».

Anche in altre occasioni ha avuto modo di eternare a d alta voce i suoi pensieri come quando dichiarò di essere «lo Stato nello Stato» di avere in mano «cinque Procure». Era consapevole di lanciare un messaggio chiaro e per niente ambuguo.

Si fa voce di ciò che circola in segreto perché e lo ammette, che molte cose le spiffera il fratello, un alto ufficiale della Guardia di finanza. Che coraggio i due Ranucci che ambiscono ad una penisola da ripulire.

Nell’ultima puntata dello scorso 3 aprile il popolare presentatore romano ha voluto dare il meglio di sè dando sfoggio di un asso nella manica, grazie alla supervisione di due uomini eccellenti quali il pm antimafia Nino Di Matteo e Sebastiano Ardita.

Due ex fedelissimi di Piercamillo Davigo ex di molte cose tra cui Magistrato presso la corte suprema di Cassazione e saggista. Ranucci ha mandato in onda una “sguaiata rappresentazione” di una inchiesta.

Faccenda non tanto agognata ma tutto ha un prezzo e Sigfrido lo sa.

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