Tenta il suicidio dal balcone: la figlia agonizzante nel bagno. La disperazione di una madre

Un tentato suicidio dopo aver accoltellato la figlia 13enne, la madre l’aveva pugnalata più volte lasciandola esanime nel bagno di casa. La terribile scoperta.

Pronto soccorso
Pronto soccorso(foto da Pixaby-Glispioni.it)

Un fatto di cronaca sconvolgente; una madre accoltella la figlia più volte e poi tenta di gettarsi dal balcone. La tragedia è accaduta in provincia di Oristano gettando una luce cupa su una famiglia.

Vivevano insieme ed erano sole, lei una donna separata da poco che aveva preso con sè la ragazza adolescente per iniziare una vita lontana dal marito. Una situazione degenerata che ha causato l’immane dramma.

I vicini hanno allertato le forze dell’ordine dopo aver trovato il corpo della signora sull’asfalto. Aveva tentato il suicidio e si era gettata dal balcone del suo appartamento.

Suicidio omicidio di una madre, accoltella la figlia più volte lasciandola senza vita. Il gesto disperato che ha scosso l’Italia

Carabinieri
Carabinieri (foto da Pixaby-Glsipioni.it)

Lascia davvero senza parole e comprensibilità questo gesto disperato. Monica Vinci ha 52 anni e un forte stato di confusione. L’allontanamento dal marito l’aveva messa in una circostanza molto delicata.

Con sé viveva Chiara, una dolcissima ragazza che aveva seguito la madre. L’adolescente nel pieno del fiore, ha trovato la morte proprio per mano sua. Un raptus e Monica la prende e l’accoltella più volte.

Il suo corpo verrà trovato dal padre dopo essere stato informato dai Carabinieri in merito al drammatico evento. Sul posto del delitto anche un eliambulanza che ha trasportato d’urgenza la moglie in ospedale.

Le sue condizioni sono tragiche e ancora non è stata sciolta la prognosi. Forse ancora non sa che è stata l’artefice della morte della figlia, come l’ha messa al mondo così l’ha tolta. Un dramma inspiegabile.

Non si conoscono i rapporti che c’erano tra la ex coppia e perchè la donna abbia lasciato il tetto coniugale. Chi ne ha fatto le spese è sempre la parte debole; Chiara non aveva colpa ma ha subito il peggio.

Si attendono le valutazioni sul luogo da parte degli inquirenti. Intanto sarà fatta l’autopsia sul corpo della giovane tredicenne pugnalata molte volte dall’impeto rabbioso di una madre che doveva solo proteggerla.

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Si consuma l’ennesima tragedia che non tiene conto di una responsabilità che nasce nel momento in cui avviene il lieto evento.
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