Diego Abatantuono: la caduta e la ripresa. Il suo più grande rimpianto “vivo” ancora oggi

Il grande artista Diego Abatantuono si confessa con dei risvolti sulla sua vita anche drammatici, la forza di carattere e l’unico rimpianto che ancora lo logora.

Diego Abatantuono premiato
Diego Abatantuono(foto da Instagram -Glispioni.it)

È stato un periodo in cui Diego Abatantuono rappresentava l’icona del divertimento; partito dal profondo Sud arriva a Milano con tanti sogni le sue capacità vennero subito messe alla prova. Non tutto è stato roseo come si crede.

Infatti nei primi anni 80 riuscì ad accumulare i primi successi grazie alla cadenza dialettale che tanto lo rappresentava ha girato molte pellicole commerciali ma ha anche lavorato con grandi artisti come Monica Vitti.

Il ruolo che più lo ha consacrato è il trash: ” Viuuulentemente mia, Eccezzziunale veramente e l’iconico Attila flagello di Dio. Sono rimasti nella storia della cinematografia italiana e in tutto questo tempo il famoso artista pugliese era guidato da un mentore.

Diego Abatantuono si lasciò sconfiggere dall’ingenuità, la ripresa della sua vita e il rimpianto di non aver lavorato con Troisi

Abatantuono con Troisi e Cecchi Gori
Abatantuono con Troisi e Cecchi Gori(foto da Instagram -glispioni.it)

Il manager si approfittò molto della sua ingenuità sparendo anche con tanti soldi e lasciandolo sul lastrico:

 Un manager serio, dopo il primo incasso da sette miliardi, m’avrebbe detto ‘stai fermo un anno’. Invece, io fui spremuto, il terrunciello si esaurì e il mio manager fece sparire i soldi messi da parte per le tasse”.

Diego Abatantuono ebbe modo di riflettere per dare una svolta alla sua vita, sono susseguiti altri film in cui rivestiva ruoli più consoni ai tempi attuali a instaurato una forte amicizia con Mauro di Francesco onnipresente nelle sue proiezioni.

Una grande prova per lui fu il film Mediterraneo, una trama sorprendente, emozionante in cui diede vita ad un nuovo Diego Abatantuono più misterioso e affascinante. La pellicola valse l’Oscar all’intera troupe.

Diego è un uomo che dorme poco e ha una grande inventiva; padre e nonno ha fondato una sua casa di produzione e nella sua vita professionale ha un solo grande rimpianto:

“Un film mai fatto con Massimo Troisi: dovevamo essere due camerieri italiani in America presi in ostaggio con gli avventori del ristorante, ma Massimo morì prima”.

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Mai arrendersi finché c’è vita, Diego Abatantuono ha avuto la capacità di trasformarsi e di entrare nel cuore delle persone sotto qualsiasi aspetto.

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