Lancia il cane della compagna dal balcone e lo uccide: denunciato 79enne

Un uomo di 79 anni è stato denunciato per aver lanciato dal balcone ed ucciso il cane della compagna dopo un raptus d’ita. Una vicenda vergognosa: purtroppo non c’è stato nulla da fare, il piccolo meticcio è morto sul colpo. 

Cane lanciato balcone
Cane ucciso lanciato dl balcone (da Pixabay)

Una vicenda vergognosa si è verificata ad Agrigento, in Sicilia. L’ennesimo episodio increscioso che ha avuto come vittima un cane a seguito di un raptus d’ira che ha scatenato una vara e propria follia. Un uomo di 79 anni è stato denunciato per aver maltrattato e ucciso un cane nella sua abitazione.

Secondo le fonti locali, l’uomo avrebbe lanciato l’animale dal balcone del suo appartamento al secondo piano dopo averlo colpito con dei calci. Una violenza davvero assurda ed inspiegabile. Che si è schiantata contro l’animale, che non ha avuto scampo. Un gesto davvero brutale, che ha sconvolto una comunità intera.

Purtroppo il piccolo meticcio è morto sul colpo dopo un volo di 12 metri sull’asfalto. L’episodio ha suscitato indignazione tra gli abitanti e gli amanti degli animali. Dopo aver ricevuto una segnalazione, le autorità sono intervenute e hanno chiamato una ditta per recuperare il corpo del cane.

Un gesto folle: purtroppo dopo il volo per il piccolo meticcio non c’è stato nulla da fare

Cane lanciato balcone
Cane ucciso lanciato dl balcone (da Pixabay)

Successivamente, sono stati ascoltati alcuni testimoni che hanno confermato la brutalità dell’episodio. L’uomo è stato quindi denunciato per maltrattamento e uccisione di animali, un reato introdotto nel 2004 e reso più severo con pene maggiori dal 2010. Una sanzione necessaria che ripagherà solo in parte la povera donna che ha perso il suo piccolo meticcio.

Il reato di maltrattamento di animali punisce chiunque cagioni lesioni o sevizie ad un animale, anche senza che vi siano lesioni fisiche, purché l’animale sia in una condizione di sofferenza. Questo è volto a tutelare gli animali come esseri viventi e non come proprietà, in grado di percepire il dolore.

L’articolo 544 del codice penale prevede la reclusione da tre a diciotto mesi o una multa da 5.000 a 30.000 euro per chi commette questo reato o somministra sostanze vietate o sottopone gli animali a trattamenti che danneggiano la loro salute. Sono purtroppo ancora tanti gli episodi di violenza contro gli animali domestici.

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