Gianni Maria Guidi: morto il capo della Setta delle Bestie

Gianni Maria Guidi era l’uomo accusato di essere il capo della setta delle bestie, è morto a 79 anni ed era malato da tempo. Cosa si celava dietro la misteriosa associazione.

Gianni
Setta (Pexles- glispioni.it)

Gianni Maria Guidi era responsabile di gravi reati, l’uomo era a capo di una setta nella quale venivano fatti rituali terribili. Le violenze erano sia di tipo psicologico che fisico, si parla infatti di manipolazione e stupro. Chiaramente avevano aderito anche altre persone, avevano tutti i soprannomi di animali ed è per questa ragione che si facevano chiamare la setta della bestia. A farne parte erano manager, professori, psicologi, imprenditori. Tutto è andato avanti a lungo per circa trent’anni durante i quali sono state violentate almeno 20 ragazze.

Guidi era un erborista ed era conosciuto a Novara dove viveva, i membri dell’associazione venivano da varie parti d’Italia come ad esempio da Varese, Bergamo e Milano. Il periodo in cui sono stati commessi gli atti va da circa il 1990 al 2020 proprio in quell’anno infatti venne rinvenuta la cascina tra i boschi di Novara.

Gianni Maria Guidi, è morto, gli orrori della setta

Morto
Stupro (Pexles- glispioni.it)

Era iniziato da poco il processo contro Guidi e altri 25 imputati accusati di manipolare ragazzine, le vittime erano giovani e a volte anche minorenni. Venivano manipolate mentalmente e ridotti in schiavitù. I rapporti venivano consumati sia nei boschi che nella cascina. Le ragazze conoscevano gli uomini in luoghi adiacenti alla scuola o nei centri sportivi in cui andavano.

Venivano date indicazioni precise su chi adescare, inoltre nella setta c’erano anche donne come ad esempio Sonia Martinovic. Una figura femminile secondo il guru era più convincente con le ragazze da catturare. Successivamente le giovani venivano poste in uno stato di isolamento e venivano sottomesse al gruppo. Nel 2018 qualcosa è cambiato è arrivata la prima denuncia e Guidi è stato arrestato nonostante si dichiarasse innocente.

I componenti della setta erano praticamente tutti incensurati, non avevano precedenti penali di alcun tipo. A denunciare è stata una donna che era entrata a far parte del gruppo a soli sette anni. In seguito ad altre indagini è emerso che oltre alla sede di Novara c’erano anche altre basi in cui la setta si raggruppava. Il processo va avanti contro gli altri imputati, è iniziato il 24 febbraio ma Guidi non è stato in grado di partecipare neppure al primo dibattito, l’uomo era malato da tempo ed è morto.

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