Rosarno: trovato il cadavere di una donna. Cosa emerge dalle indagini

Trovato il cadavere di una donna Ucraina aveva 35 anni, è stata uccisa a Rosarno. Un uomo è stato fermato dagli agenti nelle campagne limitrofe sarebbe lui il sospettato principale.

Cadavere
Carabinieri (Facebook-Glispioni.it)

Una donna di 35 anni di origini ucraine è stata assassinata a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Il fatto è accaduto nel suo appartamento nel quale viveva con il suo compagno anche lui di origini ucraine.

A trovare il cadavere sarebbe stato il proprietario dell’appartamento in cui la vittima viveva nella serata di martedì 7 marzo. L’ennesimo femminicidio è accaduto in provincia di Reggio Calabria proprio alla vigilia della festa della donna.

L’otto marzo le donne vengono celebrate, il simbolo di questa giornata è la mimosa eppure sono molte ad essere ancora uccise. Questa volta si tratta di una trentacinquenne Ucraina. La donna viveva insieme al suo compagno in un appartamento, erano entrambi immigrati regolari e l’uomo lavorava in una ditta del luogo, erano in Italia ormai da anni.

Trovato il cadavere di una donna uccisa nel proprio appartamento

Donna
Donna morta (Facebook-Glispioni.it)

Secondo le prime ricostruzioni entrambi erano alcolisti, i vicini hanno riportato alla polizia che spesso da casa loro provenivano forti grida. La coppia sembrava litigare spesso animatamente. Gli investigatori non escludono che la donna possa essere morta proprio in uno di questi litigi, forse l’uomo l’ha colpita fino ad ucciderla.

Per il momento le indagini continuano. A seguirle è il commissario Gioia Tauro insieme al coordinamento della procura della Repubblica di palmi. Il sospettato è stato fermato dopo diverse ore di ricerca, aveva infatti fatto perdere le sue tracce immediatamente, è anche per questo che si sospetta di lui. Quando è stato trovato dagli agenti si trovava nei campagne di Rosarno.

Per quanto riguarda lo stato del cadavere dopo un primo esame del medico legale sono stati riscontrati segni di violenza e di colluttazione anche pregresse all’omicidio. Una situazione di degrado e caos che è finita nel peggiore dei modi.

Una storia al limite che fa riflettere su come povertà, abuso di sostanze e inconsapevolezza possano portare ad una tragica fine.

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