Sta per tornare l’ora legale: data e come spostare le lancette

Ora legale: sta per arrivare il momento, ecco la data esatta e tutte le conseguenze. Tra poco l’orologio andrà avanti di un’ora, si dormirà di meno e dalle due arriveranno direttamente le tre.

Ora legale
Orologio (Pexles-Glispioni.it)

Ormai sta per arrivare l’ora legale, nella notte tra sabato 25 marzo e domenica 26 infatti si perderà un’ora. Precisamente accadrà alle ore 2:00 di domenica 26, in quel momento diventeranno le tre. Questo cambiamento renderà le giornate più lunghe così da potersi godere di più la luce del sole nel tardo pomeriggio a discapito della mattina presto.

L’obiettivo dell’ora legale è quello di produrre risparmio energetico dovuto al minor utilizzo di illuminazione elettrica. Spostando l’orologio chiaramente non aumenteranno le ore di luce disponibili ma semplicemente ne verrà indotto un maggior sfruttamento.

Il sole in inverno sorge molto presto e la luce è per così dire “sprecata” a causa delle abitudini degli orari. Con l’utilizzo dell’ora legale nel giro di sei anni nel nostro paese sono stati risparmiati ben 6 miliardi di kilowattora, si tratterebbe del fabbisogno annuo medio di circa 1 milione di famiglie.

Ora legale tutto ciò che devi sapere su questo cambiamento

Luce giornate
Orologio (Pexles-Glispioni.it)

Il guadagno è pari a circa 900 milioni di euro. Quel che è emerso però è che aumentando le ore di tempo libero diurno si ha un maggiore consumo di carburante circolando dopo l’orario di lavoro prima della cena. Il cambio orario può avere delle ripercussioni anche sul nostro organismo in particolare nei primi giorni.

Alcune persone si sono lamentate di alcuni disturbi che hanno riscontrato dovuti all’alterazione del ciclo sonno-veglia, si tratterebbe dello stesso fenomeno che si può riscontrare nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi con un fuso orario differente. In questo caso chiaramente l’effetto sarà minore perché il cambio di orario è solo di un’ora e la maggior parte delle persone non avvertono alcun disturbo.

Secondo il neurologo Gioacchino Mennuni del Complesso integrato Columbus-Universita’ Cattolica di Roma, le ore di luce in più che avremo a disposizione ritarderanno la fase dell’addormentamento, legata alla produzione di melatonina favorita proprio dal buio. Da questo potrebbe derivare un rischio maggiore di insonnia.

Il consiglio è quello di mantenere invariato l’orario in cui ci si alza al mattino per non interrompere il ciclo sonno- veglia. Tuttavia si tratta di una variazione di orario che è davvero minima, nell’arco di 2-3 giorni, anche per chi avvertisse un leggero fastidio, tutto tornerà alla normalità.

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