Maneskin, irrompe la polizia: che succede? Situazione imbarazzante

Maneskin alla ribalta ma non senza incursioni negative. Una gavetta ostacolata ma ripresa con la forza del talento, Jimmy Fallon mette in luce alcuni punti.

Maneskin band punk rock
Maneskin(foto da Instagram -Glispioni.it)

Non si smentiscono, sono eclettici, punk, “scostumati” ma dei talenti fuori misura. I Maneskin danno i brividi nello stesso istante in cui compaiono sulòlo schermo, Pensare che gli insulti e le minacce non sono mancate durante la loro gavetta.

Sono proprio loro a dichiararlo ospiti per l’ennesima volta nel famoso show i Jimmy Fallon. Il presentatore americano è un fan della band italiana e si diverte tantissimo ad ascoltare i loro aneddoti scapestrati.

Proprio a tal proposito prendono la parola soprattutto il frontman del gruppo rock Damiano e la splendida italo danese Victoria fondatrice del quartetto e anche colei che ha ideato il nome ora famoso in tutto il mondo.

Maneskin alla corte di Jimmy Fallon, ricordi del passato tra Polizia e tasche vuote. Un successo sudato

Maneskin da Jimmy Fallon
Maneskin da Jimmy Fallon (foto da Instagram -Glispioni.it)

“La consideravamo una buona giornata quando incassavamo dai 20 ai 50 euro  Il nostro obiettivo comunque era tornare a casa senza aver preso insulti dai pedoni, ma accadeva raramente. A volte interveniva la polizia a dirci che era proibito: noi allora ci spostavamo, ci nascondevamo e poi ricominciavamo a suonare”.

Quattro ragazzi in sordina poco più che 18enni alla carica. La voglia di esplodere e di far godere tutti del loro talento. Il sogno si è avverato tanto che anche i Rolling Stones se ne accorsero in tempo:

 “È stato davvero gentile e conosceva molta della nostra musica. Non è stata la stessa cosa con Keith Richards, comunque gentile con la band ma completamente all’oscuro su chi fossimo: “Non so chi diavolo siete ma mi hanno riferito che siete bravi”.

Un grande onore per i quattro giovincelli con la voglia di fare. Il successo li ha sorpresi ma sono rimasti sempre con i piedi per terra. La convocazione come migliore band è stato un passaggio da infarto. Damiano lo ripercorre così:

 ”Non so se eravamo a Los Angeles a registrare o in tour, però ricordo che quando ho sentito il nostro nome in tv, ero l’unico sveglio in casa. Gli altri si stavano alzando, vestendo, o cose del genere. Così ho iniziato ad urlare.

Una gioia immensa e incredibile, un fatto straordinario che avrebbe da allora affisso nella mente di tutti i Maneskin come un gruppo vincente:

“Ho fatto anche un video della reazione, che poi non ho postato perché era troppo volgare”. 

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Ora è tempo di godersi di tutti i misfatti ricevuti e di rimettersi anche al lavoro, tra non molto ci saranno gli Oscar.

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