Bambino morto a causa di una rara infezione da ameba

Un bambino del Nebraska è morto per una rara infezione causata da un’ameba mangia-cervello: cosa è accaduto.

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foto Canva

Una tremenda tragedia ha scosso in queste ore gli USA: secondo quanto affermato infatti da alcuni funzionari federali, un bambino del Nebraska è morto per una rara infezione causata da un’ameba mangia-cervello dopo aver nuotato in un fiume vicino a Omaha. Il centro per la prevenzione e il controllo delle patologie, infatti, ha confermato la presenza dell’ameba Naegleria fowleri nel bambino, secondo quanto riferisce in queste ore il dipartimento della salute della contea di Douglas a Omaha.

Ameba killer: il caso inquietante del bambino morto

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Funzionari sanitari ritengono che il bambino sia stato infettato domenica scorsa mentre nuotava nel fiume Elkhorn, a poche miglia a ovest di Omaha. Non si conoscono le generalità del bambino, né si è in grado di conoscere se questi avesse delle patologie pregresse o basse difese immunitarie che hanno aggravato la sua situazione. Le persone di solito vengono infettate quando l’acqua contenente l’ameba entra nel corpo attraverso il naso mentre nuota o si tuffa in laghi e fiumi.

Tra i casi più eclatanti di questo ameba killer, c’è quello dell’acqua del rubinetto contaminata in una città dell’area di Houston nel 2020. È il secondo decesso nel Midwest degli Stati Uniti quest’estate per meningoencefalite amebica primaria, un’infezione causata dall’ameba che si è rivelata fatale nel 97% dei casi segnalati. Risale a luglio l’altro caso, quando un uomo del Missouri è morto dopo aver fatto il bagno in un lago nell’Iowa sudoccidentale.

Non tutti conoscono i sintomi che derivano dall’infezione da ameba, che ha un’altissima mortalità, come si è potuto constatare. I sintomi dell’infezione comprendono febbre, mal di testa, nausea o vomito, che progredisce in torcicollo, perdita di equilibrio, allucinazioni e convulsioni. Le infezioni da Naegleria fowleri sono rare, con circa tre casi negli Stati Uniti ogni anno. L’ameba prospera in acque più calde, ovvero dove la temperatura dell’acqua supera i 30 gradi. La maggior parte dei casi segnalati negli USA, infatti, proprio per questo motivo si sono verificati negli Stati meridionali del Paese.

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