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Ragazzo ricoverato per meningite: scatta la profilassi per i contatti

Un ragazzo di 17 anni ricoverato per meningite: la prognosi rimane riservata. Tracciamento dei contatti più stretti e inizio della profilassi.

Ospedale (gyansingh13 da Pixabay) – Glispioni.it

Un 17enne si trova ricoverato in rianimazione all’ospedale di Bassano del Grappa in provincia di Vincenza. Al giovane sarebbe stata diagnostica la meningite. Il ragazzo attualmente è ricoverato e la sua prognosi rimane riservata. Quando il ragazzo è arrivato al pronto soccorso e ha dichiarato quali fossero i suoi sintomi fra i medici del nosocomio è scattato immediatamente il sospetto. Da lì, il giovane è stato sottoposto ad una serie di esami diagnostici che hanno poi confermato quello che avevano precedentemente pensato e sospettato i medici dopo l’arrivo presso la struttura sanitaria.

Il tracciamento dei contatti

Ospedale (Silas Camargo Silão – Pixabay) – Glispioni.it

Da quel momento, il servizio di igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 7 Pedemontana, si è attivato e ha cercato di ricostruire meticolosamente tutti gli spostamenti che il ragazzo aveva compiuto cercando di scandagliare il più possibile su quelle che fossero le persone più vicine a lui. Da subito, nel pomeriggio con esattezza, è stata distribuita ai contatti più stretti e a tutti quelli che erano stati con lui la profilassi mediante specifico antibiotico.

Le persone identificate e sottoposte alla cura, scrivono i colleghi di Leggo, risultano essere circa 60. Sono stati immediatamente rintracciati per scongiurare episodi spiacevoli. In questi casi l’equipe medica ha dimostrato grande abilità e ha confermato quello che aveva inizialmente sospetto dopo l’arrivo del giovane in ospedale.

La procedura messa in campo, per affrontare nel migliore dei modi questo tipo di emergenze, ha dimostrato la sua efficacia, questo quanto dichiarato da Carlo Bramezza Direttore Generale dell’Ulss 7.

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I medici della rianimazione e del pronto soccorso hanno dimostrato, ha spiegato Bramezza, di avere grande capacità e hanno saputo gestire tempestivamente ciò che stava succedendo, ma soprattutto sono stati abili nel porre il sospetto diagnostico, poi confermato una volta effettuate le analisi.

Il Sisp ha dimostrato anche abilità e velocità nel tracciare tutti i contatti vicini al giovane poi sottoposti a profilassi. Quindi, il Direttore Generale ha concluso dicendo che non c’è nessuno allarme chi doveva essere sottoposto a profilassi e già stato contatto dagli operatori Sisp o sarà contattato nelle prossime ore.

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