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Spettacolo

Storie Italiane: addio al maestro del talk show, “uno di famiglia”

Storie Italiane si porta all’interno della tragica scomparsa del bravissimo giornalista. Lo spettacolo in lutto per la perdita di un pezzo indelebile dello schermo.

Maurizio Costanzo(foto da Instagram -Glispioni.it)

Sul quel palcoscenico c’è passato un altro mondo. Storie Italiane dedica la puntata al grande e compianto maestro della vera arte: conduttore, paroliere, regista, talent-scout. Il suo simbolo era una tartarughina, le aveva fatte confezionare come portafortuna e le regalava a tutti.

Presente alla crescita della televisione italiane, tutto ebbe nuova faccia con il suo ingresso. Ha portato in tv personaggi che hanno scardinato la facciata usuale del modo di fare spettacolo. Con lui in primo piano fatti culturali, tematiche diverse.

La prova più tangibile fu l’attentato nei pressi del teatro Parioli dove si recava ogni sera per la sua diretta. Maurizio Costanzo iniziava a dare fastidio a molti. Solo un attimo di esitazione dai pregiudicati ed ebbe salva la vita.

Storie Italiane: la vita da “regista” di un paroliere, conduttore, conoscitore dell’animo umano

Maurizio Costanzo (foto da Instagram-Glispioni.it)

Maurizio Costanzo si basava sulle proprie idee e gli interessava tanto il carattere umano. Ha scoperto tanto di quei talenti e si divertiva a capire cosa potesse dare un essere umano che ancora non si conosceva.

Nel suo talk tanti personaggi hanno spiccato il volo: Enzo Iacchetti, Valerio Mastandrea e anche una giovanissima Giorgia Meloni liceale. Il presentatore gli dedicò una manciata di minuti per esprimersi.

Il presentatore romano di fede romanista ha avuto un coraggio incredibile che a quei tempi erano impensabili. Ha parlato di mafia invitando spesso il grande giudice assassinato Giovanni Falcone.

Bruciò una maglietta con una scritta sulla criminalità organizzata in diretta. Figura straordinaria che spaziava dai premi Nobel alla gente comune con una leggerezza da far accapponare la pelle.

Entrava nella vita di chiunque svoltando loro la carriera. Trasmetteva ottimismo perché questo era il suo senso privato della vita. Uomo sorridente e positiva, un vero pezzo della storia italiana.

Tanti ricordi affollano la mente dei molteplici ospiti intervenuti in diretta o nello studio. Maurizio era paterno e dava voce a tutte le persone. Dava lo sprint giusto a tutti. Si faceva chiamare Maurizio.

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Buon viaggio a chi eterno lo è sempre fin dalla nascita. L’ultimo saluto oggi alle 15:00 alla chiesa degli Artisti nella sua adorata Roma.

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