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“In arrivo”: terremoto disastroso nel 2023. Parlano gli esperti: dove si abbatterà

“In arrivo”: previsto un terremoto disastroso nel 2023. Parlano gli esperti: ecco dove potrebbe abbattersi. 

Terremoto (da Pixabay – glispioni.it)

I terremoti sono dei fenomeni naturali che si verificano dalla notte dei tempi e consistono nello spostamento della superficie terrestre che viene scossa dalle onde sismiche. Queste vengono causate da un rilascio immane di energia. 

Nello specifico, la maggior parte degli scuotimenti sismici si verifica lungo le cosiddette faglie geologiche in cui vi è stata una frattura della crosta terrestre e di conseguenza i blocchi di roccia si muovono in direzioni opposte. Possono avere una intensità diversa chiamata magnitudo (in scala da 1 a 10).

Purtroppo nel mondo ci sono stati moltissimi terremoti e alcuni dei quali sono stati particolarmente disastrosi, causando ingenti danni e numerose vittime. Tra i più terribili ricordiamo le scosse telluriche e lo tsunami del 2004 nell’Oceano Indiano di magnitudo 9.1. 

Terremoto 2023, ecco dove e quando potrebbe verificarsi ancora. Le parole degli studiosi

Terremoto (da Pixabay – glispioni.it)

Come si diceva poc’anzi, ci sono stati in tutto il mondo una grande quantità di terremoti a dir poco catastrofici che hanno causato significativi danni a persone ed infrastrutture. Proprio di recente si è abbattuto in Turchia e in Siria un sisma che ha causato la morte di 50.000 persone. 

L’evento sismico che ha colpito il paese lo scorso 6 febbraio può essere visto come una vera e propria strage: sono crollati oltre 100.000 edifici in tutto il territorio e sono venute a mancare più di 50.000 persone. Tanti i danni anche in Siria e purtroppo la cosa non la finisce qui. 

Questo perché la faglia – di cui si accennava in precedenza – è ancora bloccata, ragion per cui l’energia sta continuando ad accumularsi ancora sotto la crosta terrestre e di conseguenza primo poi sarà costretta a sprigionarsi nuovamente. 

Sono intervenuti un gran numero di scienziati che, raccogliendo i dati, hanno creato un modello 3D della zona interessata, provando in questo modo ad identificare quali sono le zone maggiori di rischio e di cedimento delle infrastrutture. 

Attualmente non è dato sapere quali sono le tempistiche del prossimo sisma, ma è possibile che potranno essere interessati anche i paesi confinanti come ad esempio l’Italia e molte altre zone dell’area Mediterranea . 

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