Sanremo 2023, l’annuncio proprio nel giorno dell’esordio: addio al Teatro Ariston

E’ famoso per essere la sede del festival di Sanremo. presto però la gara canora potrebbe cambiare location, voci insistenti parlano di un cambio di rotta.

Interno teatro Ariston
Interno teatro Ariston(foto da instagram -Glispioni.it)

Fino a poco tempo fa L’Ariston era intoccabile. Sede del più famoso dei festival quello che tra poco alzerà il sipario su una nuova kermesse, si vocifera di un imminente cambiamento inerente alla location.

Proprio così avete letto bene, potrebbe essere l’ultimo o uno degli ultimi festival che andranno in onda dal magnifico teatro cinema situato nella città litoranea dei fiori. La notizia lasica di stucco.

L’Ariston è stato costruito nel 1943, una struttura moderna a quei tempi e molto spazioso. Un grande orgoglio italiano dove si decise di andare in onda con la mitica gara che avrebbe segnato l’inizio di un “serial”.

Sanremo non più al teatro Ariston, ormai il futuro è designato e la proposta per la nuova sede sembra essere in prima linea

Amadeus e il cast di Sanremo
Amadeus e il cast di Sanremo(foto da Instagram -glispioni.it)

“Inevitabilmente un giorno si dovrà abbandonare l’Ariston e costruire un Palafestival anzi esorto il proprietario Walter Vacchino e l’amministrazione comunale e regionale a pensare presto a questo progetto. Stiamo parlando del più grande evento televisivo italiano, qualcosa che non ha eguali in Europa. Incredibile che si faccia all’interno di un cinema. Incredibile o forse molto italiano”.

La pensata di Lucio Presta è giusta nulla da ridire, ma sarebbe la stessa cosa andare in onda da una location diversa? Il pubblico è affezionato alla struttura del teatro che da anni ospita la famosa gara.

“Anche Sanremo in un certo senso è diventato una serie tv. Siamo nell’epoca della serialità e il Festival non fa eccezione. Ci siamo inventati un nuovo modo di raccontare, all’interno del Festival, e un nuovo modo di raccontare il Festival.

Indubbiamente le parole fanno effetto. La kermesse viene raccontata per giorni prima e dopo e forse l’Ariston non corrisponde più ai canoni ricercati:

Con le ultime edizioni di Amadeus ci siamo detti: abbiamo il più grande strumento di comunicazione generalista del Paese che si chiama Tg1, costruiamo attraverso di esso una narrazione che abbracci più mesi e faccia discutere il pubblico per buona parte dell’anno”.

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Non ci resta che attendere se la proposta sarà avallata per dare inizio ai lavori. Sarà la stessa cosa il festival?